17 Set 2012
Tempi e Metodi – Il Progettista che non partecipa alla “materializzazione” della sua Idea
di Giorgio Andreani
. . . . non riesco a capire come possa un Progettista, di un semplice Oggetto, così come di una Parte Importante di un Complessivo, così come di Parti Essenziali Importantissime e Basilari . . . . . non sentire la necessità o meglio il dovere che dovrebbe essere un piacere, di accompagnare il suo Progetto Cartaceo, personalmente in Produzione, e di assistere a tutte le fasi in preparazione cosi come quelle vere e proprie di esecuzione del suo Progetto, per poter godere del momento in cui l’idea si trasforma in realtà . . .
Sono sicuro, forse perché ho trascorso 30 anni a contatto con Progettisti molto preparati ed ho avuto modo di godere con loro nei momenti di soddisfazione e di partecipare alle loro preoccupazioni, che, solo se il Progettista partecipa alla nascita della sua Idea, e in quei momenti importanti, critica il suo progetto ed inserisce tutte le modifiche necessarie al miglioramento di quanto intendeva ottenere, solo allora potrà ritenersi soddisfatto e meritare la sua “Ricompensa”.
Se invece, e mi dispiace averlo constatato troppo spesso in qualche Realtà, il Progettista, si limita a consegnare una cartella con dei disegni, magari non aggiornati, al Responsabile della lavorazione del momento, senza seguire, ma neanche accertarsi che tutto sia andato a buon termine; ebbene: pur mantenendo tutta la simpatia verso la persona umana, mi sento di dire che quella persona non può chiamarsi Progettista ed inoltre, cosa molto importante con la sua mancanza di professionalità, arreca grandi Perdite di Produttività ogni volta che entra in ufficio . . . . . .
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