Tempi e Metodi Consulenze

di Giorgio Andreani

. . . . . nelle lavorazioni in cui erano necessarie più risorse, non esisteva un coordinatore, “imposto dalla direzione”, ma si poteva scorgere una figura predominante, “una guida non scelta” che trascinava il gruppetto, forse perché  gli altri avevano meno conoscenze, o forse perché, è sempre più comodo o meno dispendioso seguire piuttosto che fare strada, o forse perché, chi sa di possedere un carattere meno forte, spesso, rinuncia a priori a discussioni propositive.

Ma chi era la “guida non scelta”, o meglio poteva essere garante delle direttive che il progetto imponeva?  Ebbene, per poter meglio capire,  ho provato a seguire, volta per volta i vari “leader” e vi assicuro che la prima impressione è risultata positiva; ho creduto cioè, che quelle persone, uomini o donne fossero i “detentori dei segreti lavorativi” e come tali meritassero “l’autorità”; ben presto però ho dovuto ricredermi, perché ho capito che ognuno di essi, senza distinzioni possedeva sì delle conoscenze, ma erano “personali” e quello che più mi ha disorientato è stato il constatare che le “conoscenze personali” venivano imposte al gruppo anche se discordanti, (ma nessuno se ne rendeva conto) da quelle che avrebbero dovuto essere le imposizioni “teoriche del Progetto”. . . . . . .

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